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Recensioni
Recensendo [libri]: "Lontano, lontano" di Luigi Tenco a cura di Enrico De Angelis e Enrico Deregibus
Scritto da Marco Scolesi   
venerdì 15 marzo 2024
SANREMO - Le vicende umane e artistiche di Luigi Tenco sono indissolubilmente legate alla città di Sanremo. Qui, durante il Festival del 1967, il cantautore si tolse la vita all'Hotel Savoia e sempre qui, nel 1972, nacque il Club Tenco e poi nel 1974 la Rassegna della Canzone d'Autore a lui dedicata, per volontà di Amilcare Rambaldi. Nel Direttivo storico per tanti anni c'è stato Enrico De Angelis, poi dimissionario nel 2017 dal suo ruolo di direttore artistico, in polemica con i conflitti di interesse interni. De Angelis, però, continua ad occuparsi di Tenco anche fuori dai "confini" del Club.

Insieme a Enrico Deregibus ha realizzato un prezioso volume che è uscito da alcune settimane. Si tratta di "Lontano, lontano" (Il Saggiatore) con lettere, racconti e interviste dell'indimenticato autore di "Ciao amore" e "Vedrai". Quest’opera permette di conoscere da vicino e nella sua evoluzione una figura creativa e piena di desideri, anticonformista e in anticipo sui tempi, umile e allo stesso tempo consapevole del potere delle parole e delle canzoni. Il ritratto di uno dei più grandi cantautori della storia d’Italia, nella sua essenza più sincera.

"Lontano, lontano" - grazie alla collaborazione degli eredi e della famiglia Tenco - raccoglie le parole scritte e pronunciate da Luigi Tenco nel corso della sua esistenza. Un insieme di materiali in gran parte inediti – dai temi delle elementari alle lettere, dai diari agli abbozzi di racconti e sceneggiature, dalle interviste fino alle ultime dichiarazioni durante il Festival di Sanremo del 1967 – che dà forma a un’autobiografia impossibile: il racconto della sua vita, dei suoi pensieri, delle sue emozioni e dei suoi incontri attraverso la sua stessa voce. C’è un ragazzo all’inizio di questo libro chiamato Luigi. Lo osserviamo crescere, imparare a suonare il sax, la chitarra e il pianoforte, mettere in piedi una jazz band con i suoi amici, partire per il servizio militare, avere nostalgia di casa e di sua madre. Lo guardiamo iniziare a comporre canzoni e poi provare a cantarle, con la timidezza e la trepidazione dei ventenni, riuscire nell’impresa di incidere un disco e ascoltarlo trasmesso in radio. Lo vediamo infine combattuto tra la ricerca del successo e l’intransigenza, andare in televisione, rilasciare interviste su interviste, cimentarsi come attore, innamorarsi e rinnamorarsi, ogni volta perdutamente. Di quasi ogni fase della sua breve vita, Luigi Tenco ha lasciato una traccia, un testo, una dichiarazione, concedendo così di guardare al di là delle parvenze di riottosità e malinconia con cui è stato a lungo identificato.

Un libro importante, frutto della professionalità e della competenza di due "tenchiani" doc, imprescindibile per gli amanti del mondo di Luigi Tenco.
 
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